Uno o più condòmini hanno compromesso l’aspetto esteriore dello stabile alterando il decoro architettonico. Cosa fare?
Per prima cosa dobbiamo verificare:
[tw_list][tw_list_item item_title=”List Element” item_animation=”none” item_animation_offset=”” item_icon=”icon-ok”]la visibilità della nuova opera in quanto non può arrecare un pregiudizio al fabbricato se questa non è visibile a terzi – Corte di Cassazione, 17 ottobre 2007, n. 21835.[/tw_list_item][/tw_list]
[tw_list][tw_list_item item_title=”List Element” item_animation=”none” item_animation_offset=”” item_icon=”icon-ok”]Il contesto in cui si collaca lo stabile prende valore di decoro architettonico solo nel caso in cui la struttura abbia un valore storico architettonico, es. un palazzo del centro storico di Roma ( Corte di Cassazione, 18 novembre 2011, n. 24327).[/tw_list_item][/tw_list]
Riassumento, il decoro architettonico deve essere valutato caso caso per caso, e non a priori essere condannato.
Particolare attenzione deve essere posta dagli inquilini di un condominio dove vige un regolamento di tipo contrattuale, perchè più limitante/stringente del codice civile in materia di alterazione del decoro (Corte di Cassazione, 24/01/2013,n. 1748).
