Il riscaldamento in condominio e i consumi involontari e involontari, il problema con termo valvole e contabilizzatori, e cosa dice la legge per quanto concerne la ripartizione delle spese di riscaldamento
consumi involontari = costi fissi
Questa è una formula che devono tenere a mente chi, nell’ arco della stagione termica non ha generato consumo.
Conosciamo i costi fissi contenuti nella bolletta condominiale che vengono ripartiti tra tutti i condomini indipendentemente se hanno consumato gas o meno, ma oltre questi, i condomini devono fare i conti anche con i consumi involontari.
“Consumi involontari sono costanti e indipendenti dai consumi effettivi.”
Contabilizzazione dei consumi volontari
Sono di due tipi:
– Contabilizzazione diretta: Solo per i condomini con impianti centralizzati a distribuzione orizzontale, con circuiti di riscaldamento dedicati per ogni unità immobiliare.
– Contabilizzazione indiretta: Solo per i condomini con ripartitore di calore su ogni termosifone a distribuzione verticale a colonne montanti con radiatori. Il contabilizzatore fornisce un dato di consumo che, sul consumo complessivo ripartisce la spesa del consumo volontario.
Pensavate di aver risolto il problema con termo valvole e contabilizzatori?
Con decreto legislativo 102/2014 nel 2017 è entrato l’obbligo dell’installazione delle valvole termostatiche e dei contabilizzatori di calore. Per i condòmini finalmente una buona notizia …
“finalmente pagherò solo quello che consumo … “
ma non è propriamente così. Esiste una voce di costo fisso che ogni condomino deve sostenere e che non può controllare durante l’anno.
Il consumo involontario
E’ quella spesa energetica che viene dispersa nell’impianto di riscaldamento indipendentemente dal consumo. La distinzione tra consumo volontario e involontario è stata introdotta dalla UNI 10200, la norma di riferimento per la ripartizione delle spese del riscaldamento centralizzato.
Nell’ultimo edizione del 2018 la norma UNI 10200 ci spiega come calcolare il consumo involontario.
“Il calcolo è funzione del grado di occupazione dell’edificio.”
UNI 10200 e Ripartizione delle spese di riscaldamento
Per chi alla data di entrata in vigore aveva già” un sistema di contabilizzazione”, l’applicazione è facoltativa.
Premesso questo, la quota fissa da usare deve essere fissata da tecnico nella relazione redatta secondo la UNI 10200.
FONTE:
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