Un defibrillatore in ogni condominio
Nella maggior parte dei casi il tempo di intervento dei soccorritori si aggira attorno ai 10/15 minuti una percentuale che abbassa la sopravvivenza di circa il 10%.
“La presenza di un defibrillatore in condominio cambierà tantissimo il soccorso con maggiori probabilità di sopravvivere ad un arresto cardiaco”
Il direttore del Dipartimento di emergenza urgenza della Azienda USL Toscana sud est, Massimo Mandò, ha lanciato un appello: “Un defibrillatore in ogni condominio”.
In Italia le vittime di arresto cardiaco sono circa 70.000 all’anno e oltre l’80% dei decessi avviene lontano da ospedali e dalle strutture sanitarie.
Fino ad oggi l’obbligo della presenza dei defibrillatori è ridotta a tutti gli impianti sportivi in cui si pratichi attività fisica a livello professionistico o dilettantistico.
E’ stata avanzata una proposta di Legge a settembre 2017 che stanzia un contributo per agevolare l’acquisto dei defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) con detrazioni del 50% e una riduzione dell’IVA dal 22% al 4%.
È indubbio, dunque, che garantire un ambiente cardio protetto con un intervento tempestivo in emergenza è di fondamentale importanza e ci auguriamo che questa proposta di legge abbia un seguito.
I contenuti della proposta di legge
- Almeno la presenza di 10 condòmini;
- Agevolazioni fiscali pari a una detrazione del 50% del costo di acquisto;
- Iva al 4%;
- Documentazione che attesti la partecipazione di almeno un residente ogni dieci in condomino.
LINK:Proposta di legge defibrillatori in Condominio
FONTE: valdarnopost.it
FONTE: www.heartsinepad.it
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